Ecco i documenti allegati al Bando Turismo Sicilia – decreto pubblicato dalla Regione Siciliana (Servizio 11 – Aiuti alle Imprese Turistiche) per la concessione di agevolazioni alle imprese del settore turistico alberghiero ed extra-alberghiero, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027.

L’obiettivo è incentivare investimenti produttivi per il miglioramento del livello qualitativo dell’offerta ricettiva e dei servizi, anche nella prospettiva della destagionalizzazione, tenendo conto inoltre dei profili legati alla compatibilità ambientale, alla sostenibilità, alla digitalizzazione e al recupero del patrimonio immobiliare dismesso, anche di valore storico.

Bando Turismo Sicilia

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Sono previsti contributi per varie tipologie di aziende (dalle micro alle grandi imprese), per richieste che possono andare da 50 mila fino a 3 milioni e mezzo di euro. Le attività economiche individuate attraverso i codici Ateco sono “Alloggio”, “Alberghi e strutture simili” e “Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni”.

In quest’ultimo raggruppamento sono previsti, fra l’altro, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere, case-vacanza, bed and breakfast, residence, alloggi connessi ad aziende agricole o ittiche.

La dotazione finanziaria complessiva di 135 milioni di euro rientra nell’ambito dell’area tematica 3 “Competitività imprese” del Fondo sviluppo e coesione (linea di intervento “Turismo e ospitalità”, come previsto dalla delibera Cipess 41/2024 pubblicata il 31 ottobre scorso). La base giuridica degli aiuti è stata approvata l’11 dicembre dalla Giunta regionale (dgr 432/2024).

bando turismo sicilia DDG 4613 DEL 19.12.2024 Approvazione Avviso Fsc(firmato)_0

bando turismo sicilia Avviso FSC 2021-2027_0

bando turismo sicilia Griglia di valutazione esenzione_0

bando turismo sicilia Griglia di valutazione de minimis

Ogni impresa richiedente potrà presentare una sola domanda, da riferire a una sola attività produttiva. Le proposte progettuali dovranno riguardare almeno una tra le tipologie di intervento descritte nell’avviso: ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione e riattivazione di strutture esistenti; realizzazione di nuove strutture o attività, anche attraverso la conversione di immobili esistenti con cambio di destinazione d’uso; recupero fisico e/o funzionale di immobili o strutture legittimamente iniziate e non ultimate. Gli interventi dovranno essere in linea con le normative edilizie.

Potranno essere assegnati contributi in conto capitale in regime “de minimis” per le richieste da 50mila a 300mila euro, con intensità massima pari all’80 per cento delle spese ammissibili, oppure “in esenzione” per le istanze di importo compreso tra 300mila e 3,5 milioni di euro. In questo secondo caso le soglie massime sono fissate al 60 per cento per le micro e piccole imprese (Mpi), al 50% per le medie e al 40% per le grandi imprese. Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici (regionali, nazionali o comunitari) richiesti per le stesse spese ammissibili.

Tra le disposizioni contenute nell’avviso, anche quelle che riguardano requisiti di ammissibilità, modalità di valutazione delle istanze, concessione ed erogazione degli aiuti, obblighi dei beneficiari, controlli e revoche. Il documento è accompagnato dalle griglie di valutazione sia per i contributi in de minimis che in esenzione.

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